La mastoplastica additiva, più comunemente nota come chirurgia di aumento del volume del seno, è diventato l’intervento maggiormente richiesto in chirurgia estetica. La mastoplastica additiva consente di modificare la forma e le dimensioni di un seno troppo piccolo o di correggere un'asimmetria mammaria migliorando l'armonia del corpo e il proprio senso di autostima.
L'intervento di mastoplastica additiva è indicato per le donne che desiderano:
- Rendere più proporzionato e voluminoso il proprio seno rispetto al corpo;
- Ridare forma e volume ad un seno che si è sciupato con la gravidanza e l'allattamento;
- Correggere un'asimmetria mammaria, cioè migliorare una differenza di volume tra le due mammelle.
Non è possibile per legge sottoporsi a una mastoplastica additiva al di sotto dei 18 anni, a meno che non sia presente una patologia nella giovane paziente minore. La mastoplastica additiva può essere effettuata anche nelle donne oltre i 70 anni.
La mastoplastica additiva può essere eseguita da sola o in associazione ad altre tecniche chirurgiche quali la mastopessi, l'addominoplastica, la liposuzione o altri interventi di chirurgia estetica.
La chirurgia di aumento del seno è una procedura chirurgica abbastanza semplice che dà in genere ottimi risultati, di grande soddisfazione sia per la paziente che per il chirurgo che la esegue. Molte migliaia di mastoplastiche additive vengono eseguite ogni anno con successo in tutto il mondo. Occorre però non sottovalutare la natura e i rischi di un intervento chirurgico e non cedere alla tentazione di rivolgersi a medici non specialisti che offrono prestazioni a prezzi relativamente modici in strutture non autorizzate (centri estetici, ambulatori, ecc.), perché si tratta comunque di un intervento chirurgico serio, dove le complicanze sono rare ma possono accadere ed essere agevolmente superate solo se l'intervento è eseguito da uno specialista in chirurgia plastica all'interno di strutture debitamente autorizzate. Una possibile complicanza della mastoplastica additiva è la cosiddetta contrattura capsulare (o "rigetto della protesi") che deriva dalla reazione dell'organismo all'introduzione di un corpo estraneo. La contrattura capsulare consiste nella formazione di una cicatrice (o "capsula") tutto intorno alla protesi che può, col tempo, provocare dolore e compromettere il risultato estetico dell'intervento. Raramente si possono verificare infezione, ipersensibilità o iposensibilità dell'areola o del capezzolo, dislocazione della protesi o formazione di pliche cutanee intorno all'impianto. Per ridurre i rischi di complicanze è comunque fondamentale seguire esattamente i consigli e le istruzioni che vi darà il chirurgo prima e dopo l'intervento. le fumatrici dovrebbero diminuire l'uso di sigarette perché il fumo può aumentare il rischio di complicanze e ritardi di guarigione.
L’intervento non richiede un ricovero nel periodo post operatorio, la mastoplastica additiva può, se richiesta, essere praticata in regime “outpatient”, per cui si può andare a casa la sera dell’intervento senza prescrizione di particolari analgesici per l’attività analgesica perdurante del blocco intercostale.